Perché mangiare il Riso Venere: proprietà e benefici

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Un tempo in Cina il riso nero era chiamato “riso proibito” perché poteva mangiarlo solo l’imperatore. Arrivato in Italia, e addomesticato nel matrimonio con una varietà locale, ha cambiato nome: si chiama riso Venere ed è possibile per tutti apprezzare le sue tante virtù.


Il riso Venere è un riso pregiato, creato e perfezionato in Italia diversi anni fa grazie all’incrocio di due varietà: una tipica della Pianura Padana e l’altra asiatica, nera.
Il chicco è arrotondato e il suo gusto è davvero particolare, con un caratteristico profumo di pane appena sfornato. Ma quello che caratterizza di più questo riso è il colore: naturalmente viola scuro, quasi nero. E sono proprio i pigmenti che gli danno questa tinta particolare a garantire molti dei benefici del riso Venere. Si tratta infatti di particolari sostanze, chiamate polifenoli e antociani, che agiscono da potenti antiossidanti, utili per contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi nell’organismo e mantenere sani ed elastici i tessuti dei vasi sanguigni.
Naturalmente, come tutto il riso, anche quello nero Venere non contiene glutine e può essere consumato anche da chi soffre di celiachia o semplicemente non tollera questa sostanza.



Le caratteristiche del riso Venere

Il riso Venere è integrale, e per questo, oltre a garantire quell’amido che deve essere la nostra principale fonte di energia, assicura anche un’elevata quantità di fibra alimentare, utilissima per evitare che la glicemia si alzi troppo in fretta. Inoltre, la ricchezza di fibre del riso Venere lo rende particolarmente saziante e utile per aiutare il funzionamento dell’intestino.
Negli strati più esterni del chicco non manca nemmeno una buona dose di vitamine, soprattutto del gruppo B (prima tra tutte la B1 che favorisce la produzione di energia), e di minerali tra i quali il calcio, costituente delle ossa, e il ferro, utile per contrastare l’anemia. Insomma, un riso davvero speciale, e non solo perché nero…



Come cuocere il riso Venere?

Il riso Venere è ottimo bollito: normalmente ci vogliono almeno 40 minuti, che quasi si dimezzano se si usa la pentola a pressione. In alternativa è eccellente anche la cottura pilaf: dopo una breve tostatura in padella, si può coprire di acqua o brodo e cuocere in forno a 200 °C, fino a completo assorbimento del liquido.

Quanti tipi di riso integrale esistono?

La scelta del riso integrale, completo di tutti gli strati più esterni del chicco, è oggi molto ampia: a fianco del classico integrale bianco, che ha la sua principale caratteristica nell’alto contenuto di fibra, c’è il riso nero, che oltre alla fibra fornisce quantità notevoli di antiossidanti, e anche il riso rosso che, soprattutto nella versione fermentata, si arricchisce di particolari sostanze chiamate monacoline, che esercitano un’azione favorevole nell’abbassare il tasso di colesterolo “cattivo” (LDL) nel sangue.