Stanchi ed affamati si ritrovarono in mezzo alla foresta…
Vagarono per ore cercando un riparo per la notte finché non videro una piccola casina in legno sotto un grande albero. Era minuscola ma così accogliente che sembrava quasi una casa delle fiabe. Claus e le sue renne si fermarono lì a cercare riparo.
Le luci erano spente. «Staranno tutti dormendo, non possiamo bussare alla loro porta o li sveglieremo» disse una delle renne.
Claus decise di entrare passando dal camino di quella piccola casetta.
Una volta arrivato giù trovò davanti a sé una sorpresa: un bimbo con gli occhi ricolmi di sonno e con una piccola candela tra le mani, lo guardava sorpreso. «E tu chi sei?» disse il bambino sottovoce.
«Ciao sono Claus, io e le mie renne stiamo vagando nella foresta da ore, siamo molto stanchi e affamati.
Potresti aiutarci?»
Il bambino senza esitare prese dei biscotti a forma di albero di Natale e del latte caldo e li diede a Claus.
«Per ringraziarti ecco un bel regalo per te» Claus prese dal suo grande sacco un bellissimo pacco con sopra un fiocco rosso e lo porse al bambino.
Lui iniziò subito a scartarlo mentre Claus risaliva il camino per tornare dalle sue renne.
Da allora, la notte della viglia di Natale, Claus e le sue renne passano sempre a trovare quel bambino per mangiare insieme latte e biscotti!
giocare insieme a loro ma era tanto tanto timido…
Un mattino, osservandoli giocare da lontano come era solito fare tutti i pomeriggi, sentì alle sue spalle dei passi e poi un tonfo. Ecco che un bimbo grazioso con un grande cappellino azzurro si era seduto proprio accanto a lui.
Freddy non sapeva cosa dire o cosa fare… sentiva solo il suo cuore battere forte nel petto. Aveva immaginato tante volte quel momento ma non si aspettava di poterlo vivere davvero.
Decise che la cosa migliore fosse quella di regalargli un sorriso, ma non riuscì a proferire parola. Il piccolo bambino con il cappellino azzurro ricambiò il sorriso e prese dalla tasca due biscottini: uno a forma di stella e uno di albero di Natale.
«Non ho mai visto dei biscottini così belli!!!» disse Freddy tutto d’un fiato.
Non era mai riuscito a parlare con nessuno di quei bimbi ma adesso sembrava tutto così semplice.
«E sono anche molto buoni» rispose Cappellino Azzurro «La mia mamma mi da sempre questi biscottini per Natale perché sa che è il momento dell’anno che preferisco» continuò.
Freddy non riusciva a crederci, anche lui amava il Natale e i biscotti. Quante cose in comune!
«P-posso averne uno? Anche io amo il Natale proprio come te». Cappellino Azzurro prese il biscotto a forma di stella e lo porse con le sue piccole manine a Freddy.
«Andiamo a giocare?» disse infine. Freddy capì che in fondo non era così difficile fare amicizia, bastava solo rompere il ghiaccio.
«Ma si, certo. Chiediamo anche agli altri bambini di unirsi a noi?».
Pensava e ripensava ma non trovava l’idea giusta. Sulla sua lista scriveva tutte le sue idee bizzarre ma nessuna di queste lo convinceva: un cavalluccio marino a dondolo, una pigna di marzapane, una palla a forma di triangolo…
«Non riesco a trovare l’idea giusta! Dove sono finite le buone idee?» Per un po’ Elfy si mise a cercare le buone idee per tutta la bottega.
«Saranno sotto la scrivania? Sotto questo pacchetto? Sotto lo sgabello?» Non riusciva proprio a farsene una ragione.
Si sedette allora alla scrivania a leggere ancora una volta la sua lunghissima lista di regali fino ad addormentarsi.
Sognò Mamma Elfo che preparava la colazione la mattina di Natale, ponendo sul tavolo i suoi biscotti preferiti, quelli a forma di campanella e di pallina di Natale. Mamma Elfo diceva sempre che la ricetta dei biscotti perfetti è: 100g di semplicità, 50g di unicità e un pizzico di amore. Quando si svegliò, guardò ancora una volta la sua lista e capì che aveva sbagliato tutto.
«Devo fare come Mamma Elfo: il segreto per un regalo perfetto è come la ricetta dei miei biscotti preferiti. Devo pensare a qualcosa di semplice ma unico e aggiungere un pizzico di amore».
Elfy si mise subito a lavoro e finalmente… ecco il regalo perfetto!
si perse nei vicoli….
«Come farò a ritrovare la strada?» diceva tra sé e sé. Una stella, sentendo le parole di Yeti, scese giù dal cielo e gli disse «ti aiuterò io! Ti basterà guardarmi e dal cielo illuminerò il tuo cammino».
Anche se la casa di Yeti era situata sulla cima dell’Himalaya, quindi molto vicina alle stelle, non aveva mai immaginato di vederne una ad un passo da lui.
«Sei molto gentile stella. Come potrò sdebitarmi?»
«Non smettere mai di guardarmi brillare!» disse la stella che in un batter d’occhio ritornò al suo posto tra le sue sorelle nel cielo.
In un baleno i vicoli della città si illuminarono di una luce magica e Yeti ritrovò subito la strada. Entrò nel negozietto dove era solito comprare i regali di Natale per i suoi amici e ritornò a casa senza alcun timore di perdersi ancora.
Da quel giorno, Yeti siede tutte le sere fuori dalla sua casetta sull’Himalaya ad osservare lo spettacolo della notte, mangiando biscotti a forma di stella e ripensando a quel magico incontro.